Piano è meglio

una donna cammina tranquilla

Secondo un recente studio non è l’intesità fisica che fa dimagrire e stare bene con sè stessi quanto piuttosto la durata, al contrario un’attività fisica intensa può causare problemi cardiocircolatori. Non sono mai stato uno sportivo e sapevo che per un allenamento efficace bisognava darci sotto, adesso arriva questa ricerca che stravolge tutto. In sostanza non bisogna correre per arrivare primi, ma camminare allungando il tempo. Ovviamente se si fa sport a livello amatoriale per mantenersi in forma, se lo si a livello agonistico le cose cambiano.

Quando ero giovane partecipavo alla camminata organizzata da un istituto che si occupa di ragazzi down, a correre io e i miei amici non ci pensavamo nemmeno, facevamo il nostro percorso camminando tranquillamente e quando noi eravamo a metà c’era già chi aveva completato la corsa e se ne stava con le palle sull’erba a riposare. Non lo sapevamo ma facevamo meglio dei corridori che dovevano arrivare primi. Per noi era un divertimento e un modo per aiutare questo istituto, anche perchè dopo arrivavano le grigliate, i giochi e tutte quelle attività che si fanno in gruppo tipo ruba bandiera, tiro alla fune, spettegolezzi vari. Alla fine della giornata ce ne tornavamo a casa felici incosapevoli di aver aiutato il nostro corpo.

Poi c’erano le camminate in montagna perchè alla mia compagnia di allora piaceva andar per monti, così ci si inerpicava su colli, montagne, si percorrevano valli, si raggiungevano rifugi in cui magari si pernottava. Il tutto senza lo stress dell’arrivare uno, quando si arrivava si arrivava, senza drammi, senza problemi, che ci si impiegassero due ore oppure tre non aveva importanza, così come non aveva importanza se ci si fermava a riposare due oppure tre volte. Ora la scienza ci dice che era la cosa migliore e più salutare e che sforzarsi per arrivare prima addirittura ci danneggiava.

Mi spiego anche come mai l’inventore del Jogging è morto a cinquant’anni mentre l’inventore della Nutella a novanta, è questione di costanza non di affaticamento, l’attività fisica va fatta in maniera costante per un tempo maggiore piuttosto che per un tempo breve, meglio andare piano che andare veloci ed ecco perchè le tartarughe vivono più dei conigli, con il loro incedere lento, senza fretta non danneggiano l’organismo e mi spiego anche il detto popolare “chi va piano, va sano e va lontano”.

Eppure sin da piccoli ci hanno insegnato ad arrivare primi, primi nello studio, nello sport, nel lavoro, primi sempre e ovunque invece di insegnarci a fare meglio e meglio non significa primo. Ricordo un collega, macinava lavoro su lavoro, peccato che poi il 70% di quel lavoro veniva buttato, io ingranavo meno ma quello che facevo andava bene, indovinate chi hanno promosso? La quantità al posto della qualità è questo che importa al giorno d’oggi, poi si perdono clienti, si perde tempo, si buttano materie prime ma non importa, l’importante è fare di più, il meglio è un optional.

Ho sempre pensato che in questo modo non si andasse da nessuna parte e lo penso ancora, non a caso in quella ditta adesso c’è solo l’ufficio commerciale mentre la produzione è esternalizzata e non per una questione di costi, per una questione di qualità, perchè il made in Italy ha senso solo se è fatto con tutti i crismi altrimenti tanto vale comprare cinese.

Sono un libero pensatore, mi piace ascoltare, confrontarmi, a volte anche con troppa foga, ma ragiono sempre su ciò che mi viene detto, magari a posteriori perchè sono vagamente orgoglioso. Mi piace leggere, scoprire nuovi orizzonti, esplorare mondi sconosciuti, perchè è questo che fa ogni libro, la vera bacchetta magica che ognuno di noi può usare

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